Biograf1

BIOGRAFIA di C. G. Jung

La mia vita è la storia di un autorealizzazione dell' inconscio

Da �Ricordi, sogni, riflessioni raccolti da Aniela Jafi'é

Carl Gustav Jung nacque a Kesswil, Turgovia, nel 1875. La sua infanzia e primissima giovinezza furono solitarie, pensierose, tormentate, improntate ad una caotica ricerca di perfezione. Ben presto, insofferente dell�angusta e dogmatica visione religiosa di suo padre, pastore di professione, e del suo entourage, C. G. si sentì spinto ad una ricerca di Dio che comportava profondissime implicazioni esistenziali, che era ricerca del �mistero� (della divinità, dell�uomo, delle cose).

Giovane versatile, per certi aspetti eccentrico, consapevolmente contraddittorio, durante gli anni della scuola secondaria s'interessava soprattutto di scienze e di filosofia, vedendo in questa duplicità d'interessi una chiara manifestazione della dicotomia che gli sembrava dominare tutta la sua personalità. Al momento dell'iscrizione all'Università decise per le scienze - la medicina - e fu il primo a stupirsene. Nello stesso modo, anche la scelta del ramo specifico cui dedicarsi, la psichiatria, avvene d�improvviso, in seguito alla lettura di un libro di Krafft -Ebing.

Allora viveva con la famiglia a Basilea; lì compì i suoi studi e lì si laureò, nel'900. Alla fine dello stesso anno si trasferì a Zurigo, e al Burghólzli, la clinica psichiatrica di quella città, ebbe inizio la sua pratica metodica, sotto la guida di Eugen Bleuler.

In quei primi anni di tirocinio si manifestò subito 1'urto con i metodi e le concezioni dei suoi maestri e colleghi psichiatri: �I miei interessi e le mie ricerche erano dominati dallo scottante problema: cosa accade realmente nei malati di mente?... nessuno dei miei colleghi si era mai tormentato circa tale problema. Gli insegnanti di psichiatria s'interessavano non di quel che il paziente potesse avere da dire, ma piuttosto della diagnosi, dell'analisi dei sintomi, di statistiche... La psicologia del malato mentale non aveva nessuna parte da adempiere�.

Jung invece avvertiva 1'importanza dell'applicazione della psicologia alla psichiatria; nel 1900, l�anno stesso della sua pubblicazione, lesse �L'interpretazione dei sogni�; nel 1902 frequentò per un semestre la sezione di Pierre Janet alla Salpétrière, il famoso ospedale di Parigi per malattie mentali, meta già di Freud, e dove aveva insegnato Charcot.

Nella sua pratica medica si serviva abbondantemente dell'interpretazione dei sogni e della stimolazione ad associazioni libere. Ben presto cominciò a pubblicare i risultati delle sue esperienze: tra 1'altro, negli Studi sulla associazione diagnostica, La psicologia della dementia praecox e Il contenuto delle psicosi, opere che gli dettero una notevolissima fama in campo scientifico.

Nel 1905 conseguì la libera docenza in psichiatria e nello stesso anno fu nominato primario della clinica psichiatrica dell'Università di Zurigo.

Il suo libro sulla dementia praecox aveva stimolato I�interesse di Freud, che volle conoscerlo:

�M'invitò lui, ed il nostro primo incontro ebbe luogo a Vienna nel febbraio del 1907... conversammo, quasi senza sosta, per tredici ore. Freud era il primo uomo veramente notevole che avessi mai incontrato... In lui non v'era nulla che fosse banale: lo trovai d�un�intelligenza fuori del comune, acuto, notevole sotto ogni aspetto�.

Jung entrò a far parte dell'Associazione Psicoanalitica Internazionale, fondata da Freud, e cominciò il suo profondo studio della psicoanalisi. In seguito divenne presidente dell'Associazione e redattore dello �Jahrbuch fiir Psychologische und Psychopathologische Forschungen�. Nel 1909 si recò con Freud ed altri esponenti del movimento psicoanalitico alla Clark University del Massachusetts, dove fu nominato dottore �honoris causa�. Nello stesso anno aveva rinunciato al posto al Burghólzli per dedicarsi all'intensificata attività psicoterapeutica ed ai suoi studi.

In quegli anni lavorava al Wandlungen und Symbole der Libido (trad. it. Libido. Simboli e trasformazioni), pubblicato nel 1912, opera che temeva gli sarebbe costata 1'amicizia del �pansessualista�, così egli lo vedeva, Freud. E l'opera rappresenta, in effetti, una precisa presa di posizione di fronte alla dottrina di Freud e ad uno dei temi principali della sua psicologia.

�Concepivo la libido come il corrispondente psichico dell'energia fisica, e quindi, più o meno, come un concetto quantitativo, che perciò non avrebbe dovuto essere definito in termini qualitativi... non intendevo più parlare di istinti di fame, aggressivi, sessuali, ma considerare tutti questi fenomeni come manifestazioni diverse dell'energia psichica�.

�Anche in fisica parliamo di energia e delle sue varie manifestazioni, come luce, calore, elettricità, etc. Lo stesso vale anche per la psicologia... Se concepiamo la libido come energia, possiamo averne una dimensione abbastanza unitaria... M'interessava stabilire anche per la psicologia un'uniformità simile a quella che nelle scienze naturali esiste come generale energetica�.

Nel 1913 si verificò, di fatto, il distacco da Freud e dalla psicoanalisi. Jung denominò la propria dottrina �psicologia analitica� o �dei complessi�. Rinunciò anche alle attività di docente universitario per dedicarsi completamente alle ricerche sulla natura e la fenomenologia dell'inconscio e sui problemi del comportamento psichico. Negli anni seguenti pubblicò Die PsychoIogie der unbe~ussten Prozesse ( 1917 - trad. it. La psicologia dei processi inconsci) e Psychologische Typen (1921, trad. it. Tipi psicologici).

Lo spunto per quest'ultima opera, che resta una delle sue fondamentali, gli venne, curiosamente, da una serie di domande che in quel periodo andava ponendo a se stesso: in che cosa differiva egli da Freud e da Adler? quali erano le divergenze nelle loro concezioni? Tenne presenti soprattutto Spitteler, in special modo il suo �Prometheus und Epimeteus�, Schiller e Nietzsche. A poco a poco si delineò 1'idea che �...è il tipo psicologico che determina e limita il giudizio dell'uomo�. Tipi psicologici �...tratta anzitutto del modo con cui 1'individuo si rivolge al mondo, il suo rapporto con gli uomini e le cose. Considera i vari aspetti della coscienza, i diversi atteggiamenti che può assumere nei confronti del mondo... il giudizio espresso da un individuo é condizionato dal suo tipo,... ogni modo di considerare le cose è necessariamente relativo�.

La sua concezione di un inconscio collettivo basato su formazioni archetipe comuni all'umanità intera in tutta la sua storia indussero Jung ad intraprendere lunghi viaggi per studiare, in un contatto diretto, la psicologia dei primitivi. Il primo, del 1921, lo portò nell'Africa settentrionale: Algeri, Tunisi, Sousse, poi le oasi dell'interno del Sahara. Nel 1924-25 era tra le popolazioni indiane dell'Arizona e del Nuovo Messico. Nel '26 seguì una spedizione scientifica nel Kenya ed in Uganda.

Frattanto, approfondiva le sue ricerche di etnologia e di psicologia delle religioni; si rivolse poi alla simbolistica filosofica e religiosa dell'Estremo Oriente. Collaborò con Richard Wilhelm, esperto di filosofia e religione cinesi, traduttore dell'antico libro cinese di saggezza e oracoli IKing, e lavorò con lui alla pubblicazione del Mistero del fiore d�oro, un antico testo taoistico (1930). In seguito collaborò con 1'indiamsta tedesco Heinrich Zimmer, poi col filologo e mitologo ungherese Karl Kerényi.

Frattanto aveva ripreso a insegnare, prima in seminari privati, poi al Politecnico di Zurigo. In questi anni pubblicò Die Beziehungen zwischen dem Ich und dem Unbe~remssten ( 1928, trad. it. L'Io e l'Inconscio) e Seenprobleme der Gegenwart (1931, trad. it. Il problema dell'inconscio nella psicologia moderna). Nel 1930 fu nominato presidente della Società Tedesca di Psicoterapia, nel 1933 presidente della Società Internazionale di Psicoterapia; fu pure direttore del Zentralblatt fiir Psychotherapie und ibrer Grenzgebiete.

Nel 1938 si rimise in viaggio, stavolta per 1'India, invitato dal governo britannico a partecipare al venticinquesimo anniversario dell'Università di Calcutta.

Nel 1944 si trasferì nuovamente a Basilea, la città della sua giovinezza, dove ebbe la cattedra di Psicologia medica, da lui stesso creata.

Nel 1948 fu fondato a Zurigo, su iniziativa di varie associazioni nazionali e straniere, il �C.G. Jung Institut�, istituto di ricerca e d'insegnamento sulla base della psicologia analitica, sotto la presidenza dello stesso Jung.

Negli ultimi anni s'interessò soprattutto di alchimia e di filosofia delle religioni. I risultati più salienti di questi suoi studi si ritrovano in Psicologia e Religione (1940), Psicologia e alchimia (1944), La psicologia del transfert (1946), Aiòn (1950) e in Mysterium coniunctionis.

Complessivamente, Jung ci ha lasciato piú di cento pubblicazioni; nel corso della sua vita ha ricevuto ogni sorta di riconoscimenti, premi, cariche importanti, lauree �ad honorem�. I suoi studi sulla psicologia, la religione, la filosofia, 1'etnologia, le sue ricerche sul mito, la leggenda, la simbolistica, le sue intuizioni de 1'inconscio collettivo e delle formazioni archetipiche, la concezione d'un �principio d'individuazione�, rappresentano un imprescindibile contributo alla psicologia ed alla cultura contemporanee.

È morto a Kúsnacht nel 1961.

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