Scritture celebri
Giulio Andreotti
Una dettagliata analisi sulla scrittura di Giulio Andreotti è stata condotta da Alberto Bravo sulla rivista di "Grafologia medica" della CIGME (cfr. n. 3-4 del 95).
Dal campione di scrittura (non sappiamo quanto recente) appare che il tipo psicologico secondo le categorie junghiane più vicino al nostro sia quello di pensiero introverso con spiccata presenza della funz. ausiliaria intuizione.
Abbiamo quindi tutte le doti di organizzazione del pensiero teorico, della logica adattata alle circostanze con capacità di previsione (intuizione!) dei possibili mutamenti del futuro. Il soggetto segue le proprie idee in modo caparbio e ininfluenzabile, che tende ad approfondire, più che ad espandere. Per realizzarle si impegna allo spasimo e con ogni mezzo. Non gli interessa avere un rapporto con l'oggetto, per cui viene guardato con ostilità e incomprensione per via del suo carattere indecifrabile.
Un tale atteggiamento che in genere, come dice Jung, può spingere tali soggetti a " scomparire dietro una nube di malintesi, che si fa fa sempre più densa, .... tanto più che costoro ricorrendo alla funzione inferiore cercano di assumere una maschera di urbanità, che è in stridente contrasto con la loro vera natura".
Chi vive nell'intimità con soggetti che abbiano tali caratteristiche psicologiche li descrive in modo completamente diverso, perchè nell'intimità i tipi di pensiero introverso sono tutt'altro che spigolosi e pungenti come a prima vista potrebbero apparire. Questo li fa dipendere dalle persone vicine che diventano insostituibili ed alle quali sono quindi sommamente legati.
Torna al menu principale